lunedì 29 gennaio 2007

ALBERT EINSTEIN messaggio ai posteri 1938

"Il nostro tempo è ricco di menti creative, le cui invenzioni ci potrebbero facilitare la vita in modo considerevole.Attraversiamo i mari con l'energia e utilizziamo l'energia anche per liberare l'umanità da ogni spossante fatica muscolare. Abbiamo imparato a volare e siamo in grado di inviare messaggi e notizie per il mondo intero senza alcuna difficoltà grazie alle onde elettriche.
Tuttavia,la produzione e la distribuzione dei beni sono del tutto disorganiche tanto che siamo costretti a vivere tutti quanti nella paura di essere eliminati dal ciclo economico, soffrendo di conseguenza per mancanza di ogni cosa. Inoltre,a intervalli di tempo irregilari, popoli di differenti paesi si sterminano a vicenda così che anche per questa ragione chiunque pensi al futuro non può che vivere nella paura e nell'apprensione.La causa di ciò stà nel fatto che l'intelligenza e il carattere delle masse sono incomparabilmente inferiori all'intelligenza e al carattere dei pochi che producono qualcosa di prezioso per la società.
Confido che la posterità possa leggere queste mie asserzioni con un senso di orgoglio e giustificata superiorità."

salento



I cani ci rincorrevano inseguendo il loro abbaiare
e girandoti
li potevi vedere allontanarsi
e perdere fiato.
Mentre con le gambe gelide correvamo con il tramonto che si perdeva bruciando .
Immobili ci incantavamo .
Avrei voluto fossi tu a dirmi giochiamo
Non quella bambina ,
sull’altalena ,che mi consolò di suoi sorrisi.

domenica 28 gennaio 2007

la memoria?





utile, importante.
bisogna che la memoria insegni a non dimenticare nel resto dei giorni di un anno.
facile pregare e maltrattare gli altri, anche con un pettegolezzo.
facile ricordare con grandi paroloni e poi non conoscerene il significato.
facile.
facile ritenere di aver ricordato un sentimento senza mai averlo vissuto.

sabato 27 gennaio 2007

venerdì 26 gennaio 2007

SOCIETA' STAMPINO s.r.l.

Mi sono rotta il cazzo di sentire rigirati su di me i problemi altrui.

-marica se lo dico a te sicuramente queste cose le penso anche di me!-

E ALLORA RISOLVILE E CHE CAZZ'?
Io sono qui tranquilla e non voglio essere rotta le scatole,
le mie spiegazioni le ho date e se non si sono capite ve le posso rispiegare ma se continuate a non capirle è un problema vostro.
La società stampino s.r.l. non ha calcolato il rompimento di scatele che procura a chi è fuori dalla loro logica.
Cari prodotti della società stampino s.r.l. cominciate a pensare con la vostra testa e affinate i vostri sensi al posto di parlare a valanga.

io boicotto e ne sono fiera.

mercoledì 24 gennaio 2007

le prove

Ho aperto le possibilita evitando di impormi, cercando gli spiragli altrui,. Evitando i miei soliti bruschi comportamenti.
Devo lavorare ancora molto per aprirmi verso il mondo dato che il mio in questi anni l'ho conosciuto e ripassato.
Le decisioni spesso dipendono da ciò che scopriamo di noi , così se capita di cambiare idea è perchè abbiamo compreso un tassello in più dei nostri gusti.
Se decido di chiudere un percorso con qualcuno e qualcosa è perchè si è saturato o perchè ho compreso che quel percorso per me non doveva mai essere affrontato. Questo è il rischio di mettersi alla prova e poi a volte rendersi conto che per certe cose non si è portati.
Questo è conoscere i propri limiti,
ne ho ancora molti da scovare.
I miei periodi neri servono a morire per rinascere a ricrearsi.
Spero sia così anche per gli altri.

marica.

sabato 20 gennaio 2007

inutilità del pettegolezzo


Come se ti svegliassi una mattina e il mondo fosse cambiato.
Come se da un secondo all'altro comprendi che ciò che è stato non faceva per te.
Allora basta, via, cambio, seleziono.
I giri di parole e considerazioni arrivano alla loro ultima tappa sempre diversi da quelli che erano stati.Allora perchè fidarsi?
E' bastato uno sguardo per riempire.Una piccola riconoscenza più profonda di quelle quotidiane inutili, più grande della somma di altre accumulate in anni.
Che parolone la libertà ma la si comprende in questa leggerezza di tempi , in quei rapporti fuggevoli e istintivi che non presuppongono doveri superficiali quotidiani.
il bene verso qualcuno o qualcosa è un piacere non un dovere.

venerdì 19 gennaio 2007

Ciò che l'esigenza detta

Ciò che si vuole comunicare nasce dall'esigenza personale, dal sentimento che si necessita comunicare. Le emozioni non sono universali così si scelgono le regole che possano veicolarle in modo universale.
Il mio obiettivo e fare in modo che chiunque mi ascolti percepisca anche un minimo della sensazione che io voglio mandare.
Il teatro per me è lo studio di questa comunicazione. Il cercare i mezzi con cui trasmettere a tutti gli ascoltatori il sentimento;far percepire il disgusto, l'amore, l'odio, la compassione o la sofferenza.
Se non vi è l'esigenza è inutile cucirci sopra regole e parole.
Qualsiasi testo nasconde infiniti messaggi che spesso le parole non dicono.Per agire il testo bisogna percepire le sensazioni, le verità assolute che lo scrittore voleva regalare. Dopo aver indagato codeste verità il lettore può dare una propria considerazione.
E' come un ciclo :si prende, si elabora e si dona.
Mai si Giudica.

mercoledì 17 gennaio 2007

premio scenario

Domani mi sveglierò presto,
prenderò l'auto e immaginerò per tutto il tragitto
devo preparare un po' di giusta musica,
manuela mi ascolterà agitata,e forse si ripenserà a quello che si sarebbe potuto fare e non fatto.
solo 5 minuti, solo 5 per giudicare per imparare per emozionare .
io li perdo sempre, li dissolvo.
Domani no, domani no.

lunedì 15 gennaio 2007

nonsenso quotidiano

ho lasciato i miei occhiali a Pablo Picasso, poi ho chiuso la porta,
boicottato il teatro,
accompagnato pippo e lino tralasciando i controsensi.
le mie fasi lunatiche mi hanno divorata nella mattina.
un programma in radio
premio scenario giovedì,
amleto domenica,
aiuto regia.
una psicopatia continua, tra il v e il xv secolo
....................................
e poi ancora:
rurururururururururururururrururu
rurururururururururururururururu

il testo teatrale più divertente che abbia mai letto e visto.

venerdì 12 gennaio 2007

1964

Pier Paolo Pasolini girò alcune scene de "IL VANGELO SECONDO MATTEO" all'interno del castello Normanno-Svevo di Gioia del Colle, casa mia.
All'epoca l'aeroporto militare era già attivo sul territorio.
Nel 1965 produce UCCELLACCI UCCELLINI con Totò e Ninetto Davoli e la scena è sovrastata da aeroplani che si innalzano e sovrastano la terra con il loro rumore assordante.
Non sarà stato un caso il raccontare l'insopportabile presenza degli aerei che ancora oggi più volte al giorno passeggiano
non-curanti sulle nostre teste e fanno vibrare i vetri delle nostre case.
Non sarà stato un caso aver sentito profondamente il bisogno di denunciare la forte presenza delle forze militari nei cieli di Gioia del Colle.

GRAZIE PASOLINI

giovedì 11 gennaio 2007

mercoledì 10 gennaio 2007

amor porteño

Una inquietante mirada de amor porteño
Cálida y cruel
No, no puedo creer que pasó
Que el misterio sensuel de tu risa canyengue
Se apagó

Brindo por esa ilusión de amor porteño
Loco puñal
Dulce y fatal, la nostalgia
De un tiempo pedazo de
Nosotros dos

Y yo que pensaba que no me importaba
Que una caricia podía borrar el color
De mi ciudad …

El código oculto de esa mirada
Es como una señal
Y no puedo zafar
Un deseo sutil que temblando me viene a buscar


www.gotanproject.com/releases.php?lang=es

martedì 9 gennaio 2007

saremmo stati


Era calda quell’auto, di contrasti di colore.
Abbiamo giocato a spogliarci.
Come infante tra le braccia sulla spalla colla guancia
Fuori non esisteva più nulla, solo gli occhi
Solo le orbite chissà dove.
Si ondeggiava tra calori e sguardi.
I millimetri non sarebbero bastati , tirava i baci, se li allontanava,
mai dati, ma voluti.
-vieni qua – bisbiglii
le mani veloci , si strisciava dai sospiri.
-togli quella mano- e si scivolava tra l’acciaio sotto i denti.
Tanto lievi ,il tatto sul collo tra le braccia e i capezzoli, tra lo stomaco
e la lingua.
E i disegni ricordavano e spostavano i capelli da un lato e si poggiavano l
e labbra ,solo si poggiavano.
Con il pianto attaccato sul viso e schiacciati sul sedile, uno dentro l’altro
Io piangevo .di quella leggerezza piangevo, di quella stanchezza piangevo,
di quell’armonia piangevo.

giovedì 4 gennaio 2007

il dizionario

mi è stato detto:
Che dovresti imparare ad essere umile, ad avvicinarti alla gente con modestia cercando di essere sincera e non trincerandoti dietro parole che sembrano scritte a mò di esercitazione x la composizione di un testo teatrale.
e io rispondo:
se il dizionario contiene tutti quei termini, significa che li si può usare!!!

guardando il soffitto


buongiorno mondo , buongiorno vita .
Continuiamo a vederci di tanto in tanto .
Esco e vedo come sono ferma
come sono
piena senza utilizzo.
Buongiorno dolcezza
sono ancora qui ,
inconcludente porta-pacchi di un lungo viaggio per il mio viaggio.